Davide di Taranto e' un performer tarantino installato a Southampton : nel 2004 è stata allestita una mostra collettiva a cura di Alberto Weber presso il Santuario di San Romedio, non lontano da Trento; l’artista ha esposto presso la galleria Weber & Weber di Torino nel 2009, in occasione della sua prima personale Lunatic park e, nel 2015, in occasione della seconda personale Kagura Breath - Il respiro di Kagura, durante la quale ha esposto una recente serie di sculture riflettendo sull’importanza degli elementi e sul loro simbolismo: il lavoro che sta alla base di quest’ultima mostra è conseguenza diretta di una ricerca con la quale l’artista si mette in gioco, confrontandosi con tutto ciò che lo circonda, ponendosi di fronte all’universo intero, sia come entità singola che come parte del tutto, in un ciclo vitale che si ripete costantemente. Davide di Taranto cerca di comprendere e analizzare il suo spazio per trovare un posto nella realtà che conosce; cerca il punto di partenza di ogni cosa nella sfera e si chiede dove stia andando. La ripetizione dell'elemento rotondo, nelle sue diverse varianti, porta l'artista ad affrontare il problema in prima persona, a fronteggiarne i significati e a integrarli: il cerchio è l’elemento che rappresenta l’universo, senza un inizio né una fine, infinito appunto, composto di macro e micro congiunzioni cosmiche. Le sue sculture sono autoritratti in cui si guarda dritto nella forma infinita, analizzandone la complessità. Davide di Taranto esprime così la sua unione con il cosmo e il suo stretto legame con le culture ancestrali che infondono serenità e danno senso al tutto.